La pattuglia

 E' notte

e il sonno non viene, perchè?.....

ma, non so, non ricordo davvero:

chissà! .....

 

La luna, selenica diva,

che seguo con gli occhi febbrili

sgusciare tra i cigli,

m'appare, qual stanca creatura,

tra i picchi rocciosi

sorgenti dal fondo di basse

colline

ammassate sul tergo del fronte.

 

E trova il suo asilo pur essa,

e il chiarore soffuso s'estingue.

 

Un istante è passato,

quello che viene è già quì

e il buio dilaga repente

e affoga chi giace.

 

Or, ecco, ci siamo:

l'ordine è quasi un bisbiglio

che rompe la quiete apparente.

 

E' tempo di andare,

non può starvi indugio

e "via, via ragazzi:

fuori alla lesta!"

silente nell'aria vischiosa,

la pattuglia si muove,

si tuffa e sparisce.

 

Son ombre,

fantasmi velati di nero,

che vanno per brulli pendii,

per erte sudate,

tra anfratti e pianori sassosi,

oltre la notte,

nel cielo profondo, laggiù,

ove il nulla è ancora qualcosa.

 

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