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zoom foto         Folgore

Ciao Dino, grazie per la tua disponibilità, è con piacere che ti allego copia del brevetto  e copia foto del primo lancio a Tassignano nel gennaio 1981(l'altro parà è tale Nanni di Roma, lui primo porta dx 11° passaggio ed io primo alla porta sx). Viste le inesattezze che si leggono in giro è meglio documentare le cose! In effetti nel gennaio del 1981 (non ricordo esattamente la data) ci fu la "marcia su Pisa" ricordo che era il primo giorno dopo le destinazioni per cui io mi ero appena trasferito alla palazzina "comando" sotto i tenenti Nico (anni dopo deceduto in un lancio) e Balestri. in effetti quel pomeriggio alla libera uscita il passaparola fu quello di vendicare alcuni commilioni pestati anzi, uno addirittura evirato a calci. attraversammo Pisa facendo tutto corso Italia intruppati ed al ritorno, dopo aver girato davanti alla stazione sulla seconda piazza (ritrovo di pisani e non) mi ricordo distintamente una vespa spiccare il volo sopra le teste degli astanti ed a quel punto partì la carica che portò ad un fuggi fuggi generale. poi andammo verso l'università e alfine rientrammo in caserma. Di botte ne ricordo ma neppure tante, direi che è chiaro che trovandosi di fronte circa duecento ragazzoni allenati e determinati non c'era molto da dire se non ritirarsi per cui a parte la prova di forza palese non ci furono grossi danni. tornammo appunto alla caserma dove era aperto il portone principale (di solito si rientrava dalla porticina laterale alla sx) ed era allineati all'interno il p.a.o. con i fucili imbracciati. ci fu detto di fermarci per il riconoscimento ma a quel punto, consci che nessuno avrebbe sparato, saltammo fisicamente il p.a.o. e rientrammo negli alloggiamenti. fummo consegnati per alcuni giorni e nel frattempo si accavallavano informazioni confuse. treni di elementi di sinistra stavano arrivando da tutta Italia per farcela pagare. treni provenienti da Livorno e Siena bloccati per evitare che gli altri battaglioni raggiungesssero Pisa per darci manforte. dopo 4 o 5 giorni ci venne revocata la consegna ed uscimmo di nuovo intruppati. questa volta c'erano carabinieri e polizia. ricordo che andando verso corso Italia avevamo a fianco anche diversi carabinieri. un vecchio maresciallo ad un certo punto mi prese per un braccio ed io mi girai dicendogli "sto andando a fare solo una passeggiata" e questo mi rispose " dategliele anche per noi!" e mi diede una pacca sulla spalla. arrivammo scortati sino a ponte di mezzo ed in effetti dall'altro lato c'erano parecchie persone che ci stavano aspettando e gridavano come ossessi, striscioni e  bandiere. eravamo  fermi a guardarci finchè un cretino uscì dai loro ranghi ed arrivò sino a metà ponte gridando e brandendo una grossa chiave inglese. a quel punto partimmo alla carica incazzati e disperdemmo senza grossi problemi quella gente poi dopo aver fatto un pò di casino rientrammo e nei giorni successivi la cosa sbollì. Vedi, ora l'ho raccontata semplicemente ma a parte riferimenti politici che non mi interessano, all'epoca mi sono veramenet divertito. A distanza di anni possiamo leggere la storia meglio ed il mio parere è semplicemente che all'epoca la cosa fu organizzata ed orchestrata a tavolino per distoglie l'opinione pubblica da cose più importanti. All'epoca le brigate rosse avevano un potere di fuoco notevole e lo stato che non riusciva a contrastarle sul piano militare trattava con loro tramite la camorra. Alcune notizie cominciavano a filtrare sui giornali e la pressione sociale era molto alta. Non si era ancora spenta l'eco della strage di Bologna ed appunto le br stavano mietendo vittime. Creare un diversivo nell'informazione e gonfiare la notizia spostando l'interesse sociale su un qualcosa di diverso fu all'epoca molto utile per il governo. Onestamente non credo che non ci fosse stata una regia dietro la "marcia su Pisa" anche se confermo che chi vi partecipò, io per primo, si era allo scuro della cosa e si uscì semlicemente per lo spirito di corpo e per il cameratismo che contraddistingue da sempre il corpo. era semplicemente, in quel momento e con quelle informazioni, nostro dovere farlo. Per precisare all'epoca il colonnello comandante della smipar era Chiabrera poi sostituito dal Col. Rossi. mi ricordo con piacere quell'anno che sono riuscito a non "buttare" in qualche fureria o all'ospedale militare di Torino (dove ero raccomandato). Ricordo con soddisfazione quel giorno del 79 dove alla visita di leva dove mi dovevo presentare al tal capitano avvisato dal tal cappellano militare amico di famiglia ed invece andai volontario nella folgore. ricordo ancora la faccia della mia povera mamma quando glielo dissi tornato dalla visita! "allora Davide, tutto a posto? hai parlato con tizio? gli hai dato le cartelle mediche?" " guarda mamma che sono andato volontario nei paracadutisti!". Fu la prima scelta veramente autonoma e felice per me, vorrei sempre essere indipendente come allora. Non amo  presentare l'ambiente dei parà come una banda di spostati che marciavano con la mano tesa e cantando giovinezza,. I dati parlano abbastanza chiaro, io ho solo conosciuto gente che voleva fare il proprio dovere. Tra ministeriali e volontari arrivavano circa 1200 ragazzi al mese e sul mio corso arrivarono al lancio in circa 360  dato che si spiega abbastanza facilmente. Bisognava essere determinati e volonterosi ed i tanti (in effetti) che arrivavano sbraitando pensando di andare a fare fracassi, sono stati i primi che hanno mollato.


grazie per i ricordi e lo spazio  .... Folgore!