La Scuola Militare di Paracadutismo viene costituita a Tarquinia il 15 ottobre 1939 traendo origine dalla Scuola Paracadutisti Libici ("battaglione Fanti dell'aria"). Nel dicembre 1942, per far fronte alle crescenti esigenze, viene affiancata alla Scuola di Tarquinia una seconda scuola paracadutisti con sede a Viterbo. Entrambe le scuole cessano di funzionare nel settembre 1943. Nel 1944, nasceva a Tradate una scuola di paracadutismo, per i reparti delle R.S.I.. Nel primo gennaio 1947 viene ricostituito a Roma un Centro di paracadutismo che nel 1950 si trasferisce a Viterbo.

Dal 1957  è nella sede di Pisa  dove il primo gennaio 1963 si trasforma in Centro Addestramento Paracadutisti e dà vita alla Brigata Paracadutisti.  Nel 1964 riassume la vecchia denominazione.  Spetta alla S.MI.PAR. (Scuola Militare di Paracadutismo) il compito di accogliere e istruire i volontari che desiderano prestare servizio nelle aviotruppe.  La S.MI.PAR, la cui sede è la Caserma Gamerra,  si trova alle dipendenze dirette della Brigata Folgore, ed è costituita da una compagnia comando, un battaglione paracadutisti ( 3° Battaglione Poggio Rusco) che funge da unità addestrativa, e da due reparti che gestiscono di fatto il materiale aviolancistico della Brigata (Compagnia Aviorifornimenti e Compagnia Manutenzione). 

E’ qui che le reclute, ricevono i primi insegnamenti relativi al combattimento individuale e,  successivamente, vengono sottoposte ad un addestramento specifico, che vede gli allievi paracadutisti accostarsi alle tecniche aviolancistiche tradizionali:

presentazione corretta al portello di uscita, modalità di apertura del paracadute ausiliario, tecnica di atterraggio e così via. La Scuola Militare di Paracadutismo è l’unità presso la quale vengono rilasciate le qualifiche di paracadutista militare a tutto il personale che presta servizio presso le aviotruppe dell’Esercito o di altre Forze Armate.

I corsi presso la S.MI.PAR. riguardano tutta la complessa problematica specifica con particolare riferimento agli aviolanci automatici e con la tecnica della caduta libera, agli aviorifornimenti (aviolanci di materiale), al ripiegamento dei paracadute, all’organizzazione delle Zone di Lancio, e così via. La S.MI.PAR. inquadra anche la sezione paracadutismo del Centro Sportivo dell’Esercito che partecipa con grande successo alle principali competizioni nazionali ed internazionali.